Rendiconto condominiale: che cos’é?
Il rendiconto condominiale è un documento che descrive le attività condominiali dal punto di vista economico. Esso va redatto in base ai criteri guida dettati dall’articolo 1130-bis c.c., introdotto dalla riforma del condominio del 2012 ed è entrata in vigore nel 2013. Prima della riforma, era richiesto, genericamente, che l’amministratore “rendesse il conto della sua gestione“. Il rendiconto condominiale dopo la riforma prevede che l’amministratore condominio deve redarlo seguendo regole specifiche e deve contenere determinati elementi. La redazione del rendiconto condominiale non tiene conto delle regole dettate in ambito di bilancio di esercizio societario. Esso è infatti qualcosa di distinto e separato e governato da una disciplina diversa che concerne l’ambito specifico del condominio.
Rendiconto condominiale: cosa contiene?
La legge specifica gli elementi per condominio rendiconto e dice che esso deve contenere: “le voci di entrata e di uscita ed ogni altro dato inerente alla situazione patrimoniale del condominio, ai fondi disponibili ed alle eventuali riserve che devono essere espressi in modo da consentire l’immediata verifica“. Si compone di un registro di contabilità condominio, di un riepilogo finanziario e di una nota sintetica esplicativa della gestione. Comprende anche l’indicazione dei rapporti in corso e delle questioni pendenti. L’assemblea condominiale in qualsiasi momento o per più annualità specificamente identificate, può nominare un revisore. Il revisore avrà il compito di verificare la contabilità del condominio. Le scritture e i documenti giustificativi del rendiconto spese condominiali devono essere conservati per dieci anni dalla data della relativa registrazione. I condomini infatti hanno il diritto di visionare in qualsiasi momento i documenti giustificativi di spesa e di estrarne copia a proprie spese.
Rendiconto condominiale e amministratore di condominio
Cosa deve fare amministratore di condominio? L’amministratore del condominio è tenuto a redigere il rendiconto condominiale annuale della gestione dei condomini. Oltre a rispettare per rendiconto condominiale requisiti di redazione, l’amministratore deve convocare l’assemblea condominiale annualmente per l’approvazione rendiconto condominiale. Se l’amministratore condominiale viene meno a questo compito può essere revocato per giusta causa.
Gli obblighi dell’amministratore di condominio
Prima della riforma del condominio del 2012 l’amministratore di condominio aveva degli obblighi contabili meno articolati e definiti dalla legge. Prima di allora inoltre l’amministratore di condominio poteva essere qualunque persona che avesse l’abilità e il tempo per amministrare il condominio. Era amministratore di solito un pensionato dello stabile che veniva nominato esecutore dei dettami dell’assemblea.
L’articolo 71-bis delle disposizioni per l’attuazione del codice civile e disposizioni transitorie oggi elenca una serie di requisiti indispensabili ai fini dell’esercizio dell’attività di amministratore di condominio.
Tra questi figurano il pieno godimento dei diritti civili e politici, il conseguimento di (almeno) un diploma di scuola superiore di secondo grado e la frequentazione di appositi corsi di formazione ed aggiornamento periodico in materia di amministrazione condominiale.
Doveri dell’amministratore di condominio
I doveri dell’amministratore di condominio sono disciplinati dal Codice Civile e includono una serie di ambiti ed attività. All’atto di accettazione dell’incarico l’amministratore deve comunicare i propri dati anagrafici e professionali, il luogo ove saranno custoditi i registri del condominio e i giorni e gli orari in cui gli stessi a richiesta saranno consultabili e rilasciabili in copia. Deve inoltre affiggere sul luogo di maggior uso comune l’indicazione delle sue generalità, del suo domicilio e dei suoi recapiti. Ha precisi doveri nei confronti dell’assemblea condominiale. Deve eseguire le deliberazioni dell’assemblea applicandole e deve garantire che il regolamento del condominio venga rispettato. All’amministratore spetta una convocazione obbligatoria, almeno annuale, per l’approvazione del rendiconto consuntivo condominiale. In particolare, il rendiconto della gestione va redatto ogni anno e approvato entro centottanta giorni dall’assemblea. Se l’amministratore non convoca l’assemblea condominiale per il rendiconto annuale condominio per due anni solari consecutivi, e quindi il rendiconto condominiale non approvato, il suo mandato deve essere revocato.
Adempimenti fiscali dell’amministratore di condominio
L’amministratore di condominio esegue gli adempimenti fiscali legati alla gestione del condominio. Si occupa di riscuotere i contributi, eroga le spese necessarie per l’esercizio dei servizi comuni e la manutenzione delle parti comuni e compie gli atti conservativi di queste ultime. In ogni momento è tenuto a fornire l’attestazione relativa allo stato dei pagamenti degli oneri condominiali e delle eventuali liti in corso. Le somme ricevute a qualunque titolo dai condomini o da terzi, così come quelle erogate per conto del condominio, devono essere fatte transitare dall’amministratore su uno specifico conto corrente intestato al condominio. L’amministratore deve inoltre agire per la riscossione forzata verso i condomini morosi entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio nel quale è compreso il credito esigibile, salvo espressa dispensa da parte dell’assemblea condominiale.